Design & Concept
Cerchiamo un legame con la natura per esaltarla.
Una continuità tra interno ed esterno per far percepire sempre di meno la presenza di barriere.
Design & Concept
Cerchiamo un legame con la natura per esaltarla.
Una continuità tra interno ed esterno per far percepire sempre di meno la presenza di barriere.
Il progetto è frutto di una sperimentazione dello studio Stabili Architetti di Roma in cui i materiali usati sono sostanzialmente quattro:
LEGNO
MARMO
OTTONE
FERRO
Ogni materiale è utilizzato in forma pura, perché vuole essere e rimanere se stesso.
In un epoca in cui si disegnano ceramiche che vogliono sembrare legno o marmo, l’indirizzo è stato proprio di esprimere le materie come sono.
Il tutto esaltato dal minimalismo espresso dalle pavimentazioni in resinato cementizio, anch’esso color cemento, ed il colore calce pura degli esterni.
Le scelte dei prodotti sono state tutte di design ed artigianato Italiano: Serafini per l’illuminazione, Alimonti per i marmi, la Seam di Antonacci per le boiseries e gli arredi in legno, ed ancora Saba Arredamenti di Milano per poltrone e divani.
Per continuare con gli ottoni lavorati in fusione singola a mano dall’artista artigiano Di Cola. Ogni maniglia in ottone è una foglia di una pianta, diversa dall’altra, nate dai modelli modello intagliati in legno di tiglio, esposti in reception e realizzate in ottone col metodo di fusione a cera persa. Così come le maniglie dei bagni sono rami di ottone, proprio a significare la forte ispirazione botanical della struttura.
L’Orto Botanico di Roma viene fatto entrare dal muro di confine sul quale, Lucamaleonte, l’artista contemporaneo che ha lavorato con Stan e Lex e tra i pochi artisti Italiani chiamato da Bansky a dipingere nel suo famoso Cans Festival del 2008, ha realizzato un’opera botanical con l’inserimento di piante, fiori, un ramarro ed una delle figure geometriche che caratterizzano il suo stile.
Così come su una parete di ogni camera è dipinta dall’artista una pianta (che dà il nome alla camera) ed il suo elemento geometrico.
Inconsueta anche la tipologia della struttura, che si sviluppa al piano terra, leggermente rialzato.
Ad ogni camera infatti si accede dall’esterno, dal giardino privato di HORTI 14, dove l’ospite dispone di un piccolo spazio antistante, con una propria panca ed un piccolo giardino di pertinenza.
L’atmosfera notturna suggestiva è garantita dalle centinaia di luci che sono appese sulla struttura e dagli strips leds inseriti ad arte, a conferire quel carattere Trasteverino che garantisce la perfetta interpretazione del genius loci di quella parte del territorio Romano, così unico.
La terrazza di 700 mq si affaccia sull’Orto Botanico è divisa in quattro parti modulabili:
- La prima, di pertinenza al bar e sala colazioni, con tavolini in marmo e ferro e divanetti in legno con comodi cuscini.
- La seconda con una grande pedana in legno su cui si inseriscono quattro salotti con comodi cuscini.
- La terza, con la pedana in legno che si trasforma in zona “social” con tre grandi tavoli per 9 metri di lunghezza.
- La quarta, con una zona solarium, ginnastica etc.
Infine, a sottolineare la poliedricità di HORTI 14 è stato ristrutturato l’antico deposito delle impiallacciature di legnami pregiati, diventato “la Serra”: una struttura di oltre 400 mq, alta da 7 a 10 metri, trasformata in 5 suites a doppio livello con vista sull’Orto Botanico di Roma e una sala conferenze di 32 mq utile per meeting, riunioni di lavoro, team building e per tutto il settore Mice.
Un po’ di Storia
HORTI 14 si trova in un angolo nascosto del centro storico di Roma, nel Rione Trastevere in Via di San Francesco di Sales 14.
La struttura confina lungo tutto il lato sud con l’Orto Botanico di Roma, un magnifico parco di 12 ettari che gli conferisce un’esclusiva posizione nel verde e nel silenzio della natura, nonostante il posizionamento centralissimo nella Città.
HORTI 14 è alle pendici del Gianicolo, a 100 metri dal Tevere, da Palazzo Corsini e da Villa Farnesina, e a 500 metri da San Pietro, da Piazza Farnese e dalla movimentata Piazza Trilussa.
In epoca Imperiale Romana, questi terreni sulla riva destra del Tevere, erano utilizzati quali Horti dagli Imperatori e dalle famiglie più in vista di Roma e quindi coltivati come giardini e residenze di riposo (Horti di Cesare, Horti di Nerone, Horti di Agrippina, Horti di Settimio Severo, etc.)
In particolare, il terreno su cui insiste HORTI 14, durante l’Impero di Settimio Severo, fu donato dall’Imperatore al figlio Geta, per breve tempo anche lui Imperatore di Roma, da cui prese il nome di “Horti di Geta”.
A pochi metri da HORTI 14 è possibile ammirare il magnifico Palazzo Corsini, commissionato dai Riario al famoso Architetto Ferdinando Fuga (che ha progettato il Palazzo del Quirinale) e successivamente acquistato dal Cardinale Neri Maria Corsini, nipote di Papa Clemente XII.
Alla fine del 1700 fu scelto come residenza dalla Regina Cristina di Svezia, dopo essersi convertita al Cristianesimo ed aver abdicato al trono di Svezia. In questi luoghi, Cristina fondò l’Accademia dell’Arcadia, il movimento culturale Illuminista più prestigioso d’Europa, iniziatore del Razionalismo Europeo, frequentato da intellettuali e scienziati, dai Reali d’Europa, dal Pontefice e dai personaggi di maggiore spicco dell’epoca.
Gli edifici che compongono HORTI 14 furono acquistati dalla Vannini Legnami, avi degli attuali proprietari, nel 1925 e utilizzati come stabilimento industriale per l’importazione, il deposito ed il commercio di legnami e derivati fino al 1974.
Spostata l’attività al 13’ km della via Aurelia per ragioni logistiche, il complesso fu poi affittato dai Vannini alla ORT, scuola Ebraica di Roma, quale estensione delle aule già esistenti presso l’adiacente plesso scolastico, oggi trasformato nella Casa della Memoria.
Tra gli anni ‘80 e gli anni ‘90 fu affittato al movimento romano del Teatro d’Avanguardia guidato da Simone Carella.
Lasciati in uno stato di abbandono tra il 2000 e il 2016, gli edifici sono stati recuperati dai Vannini e riportati alla vecchia gloria nel 2018 con la costruzione del Borgo HORTI 14.